''Getterò indietro la testa, mio cardellino
guarderemo il mondo noi due:
questo giorno d'inverno che punge come pula
è così duro nella tua pupilla? [...]''
E' noto, almeno in famiglia, che il cardellino è l'emblema assoluto della libertà. Non sopporta l'odore di cattività, nemmeno per poco.
Si dice che sia suo costume darsi la morte se non può volare, o se viene ingabbiato o se 'sente' cattività. E altrettanto, si dice che la madre viene ad uccidere il figlio che non sia né nel suo nido, né nel cielo aperto: piuttosto la morte se prigionìa deve essere. Che sia una puntura al suo cuore, a volte con una spina di cardo (di cui è ghiotto e prende il nome) che lei stessa va a cercare, o solo col becco, o ancora una foglia di albicocco innocua a lei ma letale al figlioletto, non esiste una vita in gabbia per queste creature, meglio andare via. E se vuole, il cardellino, se ne va. In un modo o nell'altro.
Per questo è considerato il simbolo della felicità solare ma anche un volatile psicopompo.
Una leggenda narra che il suo capo è rosso perché aiutò Cristo a togliere le spine della sua corona e con una di esse si punse e si macchiò il capo di rosso per sempre.
Questo lo rende una creatura della Passione, in entrambi i sensi del termine. O del Pathos. Che è lo stesso.
E' stata una domenica ventosa e uggiosa. Pioveva a tratti.
Il sole dormiva dietro le nuvole grige e gonfie d'acqua.
E lei cinguettava come faceva da due giorni.
Stava benissimo, aveva mangiato, si era pulita le alette, toglieva le piumette vecchie per fare spazio al nuovo. Ancora 24 ore e sarebbe stata allegra per tutta la vita. Ha messo la testolina sotto l'aletta dopo aver mangiato, tranquillamente. Si è addormentata.
Ma non si è più svegliata.
Mezz'ora. Nessun sintomo, nessuna macchia.
E si è presa gioco di me.
Aveva le ali aperte e stese.
Non ce l'abbiamo fatta.
Si dice che sia suo costume darsi la morte se non può volare, o se viene ingabbiato o se 'sente' cattività. E altrettanto, si dice che la madre viene ad uccidere il figlio che non sia né nel suo nido, né nel cielo aperto: piuttosto la morte se prigionìa deve essere. Che sia una puntura al suo cuore, a volte con una spina di cardo (di cui è ghiotto e prende il nome) che lei stessa va a cercare, o solo col becco, o ancora una foglia di albicocco innocua a lei ma letale al figlioletto, non esiste una vita in gabbia per queste creature, meglio andare via. E se vuole, il cardellino, se ne va. In un modo o nell'altro.
Per questo è considerato il simbolo della felicità solare ma anche un volatile psicopompo.
Una leggenda narra che il suo capo è rosso perché aiutò Cristo a togliere le spine della sua corona e con una di esse si punse e si macchiò il capo di rosso per sempre.
Questo lo rende una creatura della Passione, in entrambi i sensi del termine. O del Pathos. Che è lo stesso.
E' stata una domenica ventosa e uggiosa. Pioveva a tratti.
Il sole dormiva dietro le nuvole grige e gonfie d'acqua.
E lei cinguettava come faceva da due giorni.
Stava benissimo, aveva mangiato, si era pulita le alette, toglieva le piumette vecchie per fare spazio al nuovo. Ancora 24 ore e sarebbe stata allegra per tutta la vita. Ha messo la testolina sotto l'aletta dopo aver mangiato, tranquillamente. Si è addormentata.
Ma non si è più svegliata.
Mezz'ora. Nessun sintomo, nessuna macchia.
E si è presa gioco di me.
Aveva le ali aperte e stese.
Non ce l'abbiamo fatta.
''[...]
Dalle due parti guarda, ed è tutt'occhi!
Non guarderà più è volato!"
La patria del cardellino - Mandel'stam -
Ciao, piccola Tolia.
5 commenti:
che tesoro *_*
non sapevo di questo sentimento eroico dei cardellini, adesso li amerò per sempre!
A parte che sono crature veramente deliziose, sapevi della mia 'passione' (recente da un anno) per i volatili?
veramente no, conoscevo solo la tua passione per "altri" volatili U_U
Piccolo, immagino che tu l'abbia curato... :(
Stava bene.
L'aiutavo solo a crescere un pò.
Comunque...
Sele :****
Anche io amo volto i pennuti... fra tutti il merlo, ma non lesino di aiutare quando posso tutti gli altri :**
Bello e straziante il tuo racconto... lo porterò dentro di me:*
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