esperia

Il Giardino delle Esperidi

Ed ho scoperto (Caro Diario)

venerdì 4 marzo 2011



Caro diario,
ho scoperto che l’universo è fatto di stelle fisse
e centri mobili.
E che cambiando la visuale, cambia il panorama.
Ho scoperto che la vertigine può essere accompagnata dalla nausea e può essere così grande da farmi sentire il vuoto anche se sono  ferma, al punto che il cuore sembra scoppiare e lo stomaco vorticare.

Caro diario,
ho scoperto che le strade si dividono ma non è mai per sempre, se si vuole.
E quando si incrociano di nuovo, torna la sensazione familiare di non essersi mai divisi.
Ho scoperto il calore della parola casa, e ho scoperto di avere la capacità di distruggermi senza che me ne accorgessi ma anche di riuscire a ridisegnarmi senza mai sollevarmi del tutto.
O forse, sto volando così in alto da non distinguere più il mare dal cielo.
E non ho paura di naufragare.
Ho scoperto che si può crollare da troppo in alto però si può ricominciare a sognare contandosi le cicatrici, ma anche dimenticandosene.

Caro diario,
Ho scoperto che siamo pezzi di uno specchio infranto e che in ogni pezzo si riflette lo stesso angolo di cielo, o di radice.
Ed ho scoperto che il silenzio può dire mille parole che mille parole non riusciranno mai a dire senza cadere nella trappola del fraintendimento e ancora una volta è più espressiva la pergamena bianca e vergine che l’inchiostro impresso e scarabocchiato su essa.
Ho scoperto che si può perdere ma si può ancora guadagnare.
Ho scoperto che d’Amore si può morire ma se è Amore non fa morire e l’essere umano è stupido e profondamente imperfetto, profondamente debole, profondamente fragile.

Caro diario,
ho scoperto che le cose sono come sono e se vogliamo, possiamo viverle così, oppure fare finta che non sia successo nulla e andare avanti con le stesse illusioni di sempre.
Ho scoperto anche che le illusioni possono essere peggiori della realtà e le paure non sempre si riconoscono ma anzi, si celano dietro altre paure.
E poi viene il momento in cui le maschere cadono, ed è così che ho tremato di fronte all’universo immenso della mia stupidità. O cecità.

Ma ho scoperto che la notte è ancora bella se l’alba lo è di più.

3 commenti:

Cassandra ha detto...

bellissimo questo post tata...

ASCAR ha detto...

Senza parole...un abbraccio :-*

Unknown ha detto...

Troppo buone.
Sono solo cose che sento. :)

Posta un commento

Categories

Archivio

Post più popolari