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Il Giardino delle Esperidi

Synkronos

venerdì 9 settembre 2011

Adesso ho capito, ho visto.
Ho capito perchè hai parlato di ''sincronicità'', quella volta. O meglio, non è che ho capito i fatti della tua vita, ma quelli della mia. Perché ho visto da lì la ''sincronicità'', ho capito il perché io passavo da , a quel tempo.
E così ho tenuto il filo che mi hai passato senza che tu potessi sapere, senza che ci fosse volontà nel tuo farmi vedere. E' ovvio. Non può essere diversamente, non può andare diversamente, o sarebbe altro, sarebbe tutto ma non sincronicità, contingenza, serendipità.

Oggi so che mi è servito quell'attimo per capire quello di oggi, attraverso una lunga catena che passa da punti di contatto invisibili eppure talmente evidenti che neanche un cieco può disattendere!

Certo, l'occhio allenato arriva prima, a questo serve l'allenamento, come qualunque muscolo si atrofizza se non va in uso. E lo Spirito è un muscolo. Allo stesso modo si atrofizza se non si allena.

E non è che è importante quello che succede a me o a te, è tutto molto diverso, è tutto molto più difficile, però, in realtà, è fin troppo semplice... ti pare sia contraddittorio? Boh, forse un pò lo è.
Ma insomma, l'importante è ben altro. E' tirare un filo e non perdere il gomitolo, guardare alla tela e sapere che non è finita, la tela, perché non finisce mai.
E sai, non è facile ricucire e ricomporre oppure ricreare e sopratutto, vedere, però lo fai. E lo fai perché altro non sai fare, che è già tanto così, vedere, o guardare che sia. Non chiedere la differenza tra queste due cose, è evidente!
E sia.
Vedere, che non è svelare, ma rivelare, e guardare che non è svelare, ma è oltrepassare.
Non lo capisci ancora? Eppure a me sembra così chiaro...beh, è un pò ovvio, altrimenti sarebbe velato o nebuloso o torbido. Ah dici che sono nebulosa o torbida o... eh, io sì. Non ho mica la chiarezza cristallina che si deve alla retina quando...vede, toh.

C'è qualcosa che ti dissi mille anni fa, ma anche pochi anni fa ripetei la stessa cosa: nella vita è tutta questione di sincronia. Oggi diresti che la sincronicità è tutto, e più o meno, finalmente, ci siamo intesi! Siamo mica capre?
Ora, io vorrei che tu leggessi questo mio post, così, solo per confermare la tua idea di quesito della susy, ma soprattutto per capire che intendo io con queste parole, cioè che se il tempo è fatto di attimi scanditi da una sequenza lineare che chiamiamo, infine, tempo, è perché ogni attimo racchiude in sé tutto il tempo dell'universo, un big bang in un microcosmo temporo-spaziale di due istanti che si incontrano e possiamo sì, racchiuderle in convenzioni a noi note, ma possiamo astrarre, anche. Il tempo, se non si coagula da qualche parte...non esiste... 

Ed è per questo che diciamo syn-kronos.

4 commenti:

Cassandra ha detto...

Einstein arrivò a dire che il tempo è qualcosa di diverso per ogni uomo... quindi a maggior ragione è sorprendente che in alcuni momenti, per alcune persone, possa esistere la sincronia. Basta poi saperla vedere, e non aver paura quando succede.

Unknown ha detto...

A parte che di vili è pieno il mondo, e ok. Se uno dei due non la vede peggio per lui. Io comunque mi riferivo anche a tanto altro: in effetti un'insieme di attimi rende una vita intera...

Unknown ha detto...

Ciao tata!

Anonimo ha detto...

:)

M

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