Il premier compra una villa a Lampedusa.
Altro vezzo che non ci interessa, altra notizia inutile, altro scempio. In teoria non è comprando una casa sulla punta dell'unghia che risolve la situazione delicata quale quella che stanno vivendo i lampedusani. E nemmeno in pratica, diciamolo.
Ma, dicevo, compra ''Villa due Palme'': la mia attenzione divaga;
da noi porta scarogna.
Ovunque ci sia una palma, vi è solitudine, vi è desertificazione, vi è disperazione.
Lo sanno in pochi, in effetti, ma le palme nel terreno circondariale di un'abitazione, sono il segno di una lenta discesa fino all'oscurità più completa e la morte stessa del 'padrone'.
Il padrone è la palma e non consente niente.
Non consente niente se non la sua malattia che automaticamente sarà simbolicamente elargita a tutti gli abitanti della casa.
Ed è così che spero che, ancora una volta, i segni che ho imparato a leggere non siano solo 'diceria'.
L’ecatombe
1 giorno fa
1 commenti:
che ne sai, magari avremo una nuova festa nazionale chiamata "la domenica delle palme", che sostituirà quella religiosa :D
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